La Coppa Interamnia, sin dalla sua fondazione nel 1973, è riuscita a coniugare gli aspetti prettamente sportivi con quelli culturali e sociali, dando vita ad un happening gioioso in cui squadre provenienti da tutto il mondo si danno appuntamento ogni anno in una piccola città di provincia italiana, in un crogiolo di lingue, colori, tradizioni e religioni. Un laboratorio perfettamente riuscito di coesistenza e solidarietà tra popoli diversi, a volte distanti per ragioni geopolitiche, se non addirittura in conflitto tra loro, ma che riuniti sotto la bandiera dello sport mettono da parte le differenze per stringersi in un grande abbraccio di amicizia e di pace. Negli anni si sono affrontate sul campo, tra le altre, squadre libanesi e israeliane, dell’Iran e dell’Iraq, della Bosnia e della Serbia, della Cina e di Taiwan.
Grazie ai risultati ottenuti dall’Interamnia sul piano delle relazioni internazionali e della diffusione di una cultura solidale, Teramo ha ottenuto nel 1989 il riconoscimento dall’Unicef di “Città aperta al mondo”. Anche per l'edizione del cinquantennale, l'Interamnia World Cup ha in programma di ospitare rappresentanze di nazioni contrapposte in conflitti bellici o politici: l'obiettivo principale è quello di far giungere a Teramo atleti ucraini e russi per lanciare al mondo un dirompente messaggio di pace attraverso il confronto sportivo, in cui riconoscere nell'altro non un nemico ma un avversario di pari valore e dignità.
La veste multiculturale dell’Interamnia si traduce nella kermesse “Teramo città aperta al mondo”, che consiste in un omaggio culturale ai cinque continenti rappresentati dalle squadre partecipanti all’Interamnia World Cup. La città sarà idealmente e visivamente divisa in cinque settori contraddistinti da cinque colori diversi per ognuno dei cinque continenti (arancione, verde, rosso, blu, azzurro). In ognuna di queste aree saranno allestiti padiglioni ispirati alle nazioni ospiti nei quali saranno organizzate mostre artistiche e fotografiche, incontri gastronomici, esposizioni di artigianato, spettacoli di musica, danza, cinema, teatro, moda e folklore ispirati alle nazioni ospiti.
Ogni padiglione, inoltre, ospiterà uno spettacolo virtuale in grado di sintetizzare la cultura del singolo continente, rievocandone il paesaggio naturale, culturale e mentale. Tutte le attività culturali saranno declinate nei temi dell’internazionalità, dell’inclusione, della socialità, della sostenibilità e dell’innovazione.